venerdì 31 dicembre 2010

STAGIONE LIRICA AL TEATRO ALLA SCALA

TEATRO ALLA SCALA – STAGIONE 2010/2011
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Pregnana ha in programma la partecipazione, tramite il Gruppo Interesse Scala che è ormai attivo da diversi anni, ad un pacchetto di 3 spettacoli (2 opere e 1 balletto) nell’ambito della stagione scaligera 2010/2011.
Gli spettacoli proposti usufruiscono di grossi sconti che arrivano in alcuni casi fino al 50 %.
L’adesione alla seguente proposta deve intendersi per tutto il pacchetto composto dai tre spettacoli e non a singolo spettacolo.
I posti che saranno assegnati sono quelli corrispondenti alla fascia indicata sotto ogni spettacolo. I prezzi presentati sono comunque indicativi e potranno subire dei cambiamenti in funzione della disponibilità dei posti.
La scelta del posto assegnato è insindacabile. I posti complessivi sono assegnati dal Teatro alla Scala mentre per quanto riguarda la distribuzione dei posti si effettuerà una turnazione tra tutti i partecipanti.
L'iscrizione al pacchetto prevede un costo di € 100,00 quale anticipazione sul costo complessivo del pacchetto comprendente tre biglietti di fascia standard.
In funzione della disponibilità di biglietti di fascia migliore verranno richiesti eventuali conguagli.
Il costo del servizio di trasporto a teatro è di € 5,00 a viaggio a/r ed è al di fuori del costo dell'abbonamento.
Per le 2 opere in programma sono previste delle conferenze introduttive curate da un docente di Conservatorio.
Iscrizioni entro martedì 25 gennaio 2011.
L’iniziativa potrà non avere luogo se non si raggiungerà un numero minimo di 25 iscrizioni.

SPETTACOLI PROPOSTI:

1. MORTE A VENEZIA di B. Britten –
giovedì 10 marzo 2011 ore 20.00
(costo da 60 a 45 €)

2. TURANDOT di G. Puccini –
venerdì 13 maggio 2011 ore 20.00
(costo da 52 a 35 €)

3. JEWELS balletto –
giovedì 26 maggio 2011 ore 20.00
(costo da 33 a 25 €)

Per ogni eventuale comunicazione rivolgersi al bibliotecario Claudio Vegezzi
(tel.
02/93967.225/227 – fax n. 02/93967.219)
e-mail: biblioteca.pregnana@csbno.net

giovedì 9 dicembre 2010

I custodi del libro



Titolo: I custodi del libro
Autore: Geraldine Brooks
Editore: Beat
Anno di pubblicazione: 2010
Dettagli: p.480




Uno dei libri più preziosi della civiltà umana: l'“Haggadah” di Sarajevo. Sopravvissuto all'Inquisizione, ai tentativi di furto, a roghi e distruzioni provocati dall'odio e dall'intolleranza religiosa, il manoscritto è giunto incredibilmente fino a noi grazie ad alcuni uomini giusti, appartenenti a ogni cultura e tradizione, come simbolo della forza della vita che si oppone alle tenebre della morte. In un romanzo che unisce il dettaglio storico alla forza di una narrazione trascinante, il ritmo di un thriller alla profondità psicologia dei personaggi, Geraldine Brooks, racconta una storia esemplare, che ha incontrato il successo e la passione dei lettori in tutto il mondo.

Appunti di un venditore di donne



Titolo: Appunti di un venditore di donne
Autore: Giorgio Faletti
Editore: Baldini Castoldi Dalai Editore
Anno di pubblicazione: 2010
Dettagli: p.384


1978. A Roma le Brigate Rosse hanno rapito Aldo Moro, in Sicilia boss mafiosi come Gaetano Badalamenti soffocano ogni tentativo di resistenza civile, all’ombra della Madonnina le bande criminali di Vallanzasca e Turatello fanno salire la tensione in una città già segnata dagli scontri sociali. Ma anche in questo clima la dolcevita del capoluogo lombardo, che si prepara a diventare la «Milano da bere» degli anni Ottanta, non conosce soste. È proprio tra ristoranti di lusso, discoteche, bische clandestine e cabaret - dove cresce una nuova generazione di uomini di spettacolo destinata a rivoluzionare la comicità italiana - che fa i suoi affari un uomo enigmatico, affascinante, reso cinico da una menomazione inflittagli per uno «sgarbo». Si fa chiamare Bravo. Il suo settore sono le donne. Lui le vende. La sua vita è una lunga notte bianca che trascorre in compagnia di disperati, come l’amico Daytona. L’unico essere umano con cui pare avere un rapporto normale è un vicino di casa, Lucio, formidabile chitarrista cieco con cui condivide la passione per i crittogrammi. La comparsa improvvisa di una ragazza, Carla, che per sfuggire alla povertà decide di entrare nel giro della prostituzione, risveglia dolorosamente in Bravo sensazioni che l’handicap aveva messo a tacere. Ma per lui non è l’inizio di una nuova vita - che comunque gli sarebbe preclusa - bensì di un incubo che lo trasformerà in un uomo braccato dalla polizia, dalla malavita e da un’organizzazione terroristica. Incastrato come capro espiatorio in una serie di omicidi e in una strage efferata, per salvarsi non potrà contare che su se stesso. Il mondo, cui aveva cercato di sottrarsi scegliendo l’oscurità alla luce del giorno, lo risucchia mettendolo faccia a faccia con la violenza del proprio tempo. Qualcosa di molto più grosso di lui che fa sembrare acqua cristallina i suoi traffici sporchi.

mercoledì 8 dicembre 2010

Pasolini in salsa piccante



Titolo: Pasolini in salsa piccante
Autore: Marco Belpoliti
Editore: Guanda
Anno di pubblicazione: 2010
Dettagli: p.144




Sono trascorsi trentacinque anni dalla morte di Pasolini e forse è venuto il momento di fare con lui quello che il Corvo consigliava a Totò e Ninetto in Uccellacci e uccellini: i maestri si mangiano in salsa piccante. Per digerirli meglio, ingerendo il loro sapere e la loro forza. Andare oltre Pasolini con Pasolini: è quello che si propone Marco Belpoliti nel suo saggio.Partendo dal primo processo, nel 1949, in Friuli, per atti osceni in luogo pubblico e corruzione di minore, passando attraverso la rilettura degli Scritti corsari e delle Lettere luterane, e attraverso l’analisi dei nudi del poeta scattati nel 1975 da Dino Pedriali e le foto inedite di Ugo Mulas sul set di Teorema, sino ad arrivare alla pubblicazione postuma di Petrolio, Belpoliti mostra come la cultura italiana abbia sempre rifiutato l’omosessualità di Pasolini, come non abbia compreso che questa è la radice della sua critica alla «mutazione antropologica», e come oggi si cerchi di fare di lui un martire delle trame occulte degli anni Settanta, quasi per alleggerirsi del senso di colpa nei suoi confronti. Un pamphlet che è un atto d’amore: mangiare Pasolini per onorarlo, per liberarlo dal limbo dei cattivi pensieri e dei falsi perdoni, delle solerti ammirazioni e degli impotenti moralismi che l’hanno tenuto sospeso nei nostri pensieri per tre decenni. Mangiarlo in salsa piccante perché è un maestro.
Un grande maestro.

A Milano 'Donna allo specchio' di Tiziano (ingresso gratuito)


(ANSA) MILANO - Prestato dal Museo del Louvre di Parigi, è esposto con un gran successo di pubblico nella Sala degli Alessi di Palazzo Marino 'Donna allo specchio', di Tiziano Vecellio. Si ripete così l'iniziativa, sponsorizzata dall'Eni, di portare ogni dicembre a Milano un capolavoro artistico, per una esposizione con ingresso gratuito (dal 3 dicembre fino al 6 gennaio) nella sede del Comune del capoluogo lombardo.

Il quadro, che fu dipinto da Tiziano tra il 1514 ed il 1515, raffigura una donna davanti un tavolo da toeletta, su cui è appoggiato un contenitore per unguenti e profumi; la ragazza vi intinge il dito indice della mano sinistra, mentre con il braccio destro si scioglie una ciocca di capelli e la unge con l’olio profumato. Sul fondo della scena si intravede un giovane uomo in ombra, che con una mano porge alla fanciulla uno specchio piano, mentre,con l’altra, ne inclina alle sue spalle uno più grande, convesso, con una cornice di legno.
Si nota come Tiziano abbia potuto raffigurare con grande maestria, nello specchio convesso, il riflesso della stanza con la figura della fanciulla di spalle. La caratteristica dello specchio convesso è infatti quella di dare una più ampia visuale deformando però le immagini in corrispondenza dei bordi della cornice. Così Tiziano, in questo dipinto, gareggia con la scultura fornendo suun unico piano bidimensionale due diversi punti di vista, ponendo anche le basi per il virtuosismo ottico ripreso poi dal Parmigianino. I due personaggi ritratti sono stati variamente identificati: alcuni hanno suggerito che potesse trattarsi di Alfonso d’Este e della sua amante, altri pensano che si tratti di un autoritratto giovanile di Tiziano con la sua amata, altri ancora di un dipinto che esalti la bellezza petrarchesca delle donne veneziane e le loro virtù, altri invece ritengono che si tratti più semplicemente di un ritratto ideale o una personificazione della Pittura.

Il Comune di Milano, rendendo nuovamente accessibile ai cittadini e al pubblico la prestigiosa Sala Alessi di Palazzo Marino, consolida così i legami del Tiziano con la città, dove il pittore dipinse diverse opere tra cui L’Incoronazione dispine a Santa Maria delle Grazie, che fu teatro del fortunato incontro con Filippo II, figlio dell’imperatore Carlo V. Grazie al legame che venne a crearsi tra loro, il pittore produsse diversi quadri mitologici, sacri e ritratti per la corte, raggiungendo il massimo livello di prestigio internazionale per un pittore dell’epoca.